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Circular Lugano su tio.ch/20 minuti

Intervista su Circular Lugano
tio.ch/20 minuti - 6 settembre 2021

CADEMPINO Circular Lugano, il giovane progetto per evitare gli sprechi


Prendere in prestito oggetti che si usano solo raramente per evitare di doverli comprare, sprecando soldi e risorse. Nasce Circular Lugano, un progetto per evitare gli sprechi


CADEMPINO - Luca e Mirco De Savelli, venticinquenni studenti universitari originari di Cadempino, hanno fondato Circular Lugano, un progetto che mira a sconfiggere gli sperperi e diffondere una maggiore consapevolezza riguardo l’economia circolare in Ticino.


Qual è l’idea di fondo di Circular Lugano? «Da ottobre 2020 combattiamo gli sprechi offrendo un’alternativa concreta agli acquisti di oggetti di uso saltuario. Tanti articoli vengono comprati, usati poche volte e poi gettati in discarica o stipati in cantina: è un vero peccato. Soprattutto se si pensa alle materie prime che sono state necessarie per produrre quell’oggetto, a tutto l’inquinamento causato dalla produzione e al fatto che qualcun altro avrebbe avuto bisogno di utilizzarlo, ma ne ha dovuto comprare uno uguale».


Come funziona concretamente il vostro sistema? «Noleggiare un oggetto è molto semplice. Sul sito circular-lugano.ch si sceglie quello desiderato tra gli oltre 160 disponibili nell’inventario e lo si riserva per le date desiderate. All’orario concordato, si viene a ritirarlo a Cadempino, lo si utilizza per la durata desiderata e lo si restituisce».


Da dove è nata l’idea di un sistema basato sul prestito di oggetti? «Il primo progetto di questo genere è nato nel 2012 in Canada. Da allora ne sono spuntati diversi in vari paesi, tra i quali l’Inghilterra, l’Australia e la vicina Italia. Per il momento Circular Lugano è solo online con un punto di ritiro degli oggetti a Cadempino. Tuttavia, con l’aiuto della raccolta fondi in corso su progettiamo.ch, abbiamo in programma di aprire al più presto una sede fisica dove poter visionare, scegliere e noleggiare qualsiasi cosa in tutta comodità».


Quali sono i limiti del sistema economico attuale? «La cultura economica attuale si basa sulla linearità. Ovvero si estraggono le materie prime, le si trasformano in prodotti che poi, presto o tardi, vengono smaltiti. C’è un inizio e una fine. Siccome le risorse naturali sono limitate, non si potrà continuare così per sempre. Inoltre, il processo di estrazione delle materie prime sta logorando il pianeta, causando direttamente alcune delle piaghe più urgenti per la nostra società, come il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità».


Urge dunque un modello di economia circolare. «Esatto. L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che mira a sfruttare al massimo le materie prime estratte, ovvero mantenendo i prodotti in circolo il più a lungo possibile oppure riutilizzandone i componenti qualora il prodotto non fosse più utilizzabile. Sia le istituzioni, sia le aziende hanno un ruolo chiave nella transizione verso un Ticino più sostenibile, ma anche i singoli consumatori possono fare la differenza con piccoli gesti quotidiani, per esempio noleggiando quando possibile».


Quale obiettivo vi prefiggete oggi?«Circular Lugano nasce proprio con l’intento di promuovere l’economia circolare nel Luganese e in Ticino. Puntiamo a rendere il sistema economico sostenibile sul lungo termine. Lo facciamo promuovendo modelli di business basati sulla circolarità: ne parliamo, divulghiamo informazione, ma, soprattutto, diamo l’esempio. Crediamo in un mondo senza sprechi, partendo da Lugano!».

Qui l'articolo intero: https://www.tio.ch/ticino/attualita/1532673/lugano-cadempino-sprechi-circular-prestito-progetto-evitare

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©2021 di I gemelli De Savelli. 

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