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Il futuro è sostenibilità

Partiamo dalle basi. Con sostenibilità si intende il modello di sviluppo in ambito economico, sociale ed ambientale in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere le possibilità di quelle future.

Mentre la sostenibilità economica e sociale viene spesso presa in considerazione dagli enti pubblici, dalle aziende e dai cittadini, la sostenibilità ambientale non gode ancora dello stesso trattamento.


Tuttavia, Cadempino si è mossa molto bene negli ultimi anni in quest’ambito. In particolare nel 2017 è stato pubblicato il Piano Energetico Comunale (PECo) che definisce concretamente la strategia e gli obiettivi del Comune in ambito energetico e climatico. A fine 2019 ha anche ricevuto l’onorevole riconoscimento di Città dell’Energia.


Città dell’Energia Questo riconoscimento viene assegnato ai Comuni che si impegnano a favore di un utilizzo efficiente dell’energia, della protezione del clima e delle energie rinnovabili. Per ottenerlo, è necessario raggiungere un risultato di almeno 50% che indica il potenziale sfruttato dal Comune in questi ambiti. In Ticino, i Comuni che raggiungono la soglia minima del 50% sono 29. Tra questi Cadempino, con il punteggio di 51,6%.


Questo dato può essere letto in due modi. Il primo è che, considerando le strette condizioni di giudizio, la quantità di risorse necessarie per raggiungere punteggi superiori e il fatto che i Comuni in Svizzera e in Ticino che hanno ottenuto questo riconoscimento sono in minoranza, 51,6% è un ottimo risultato che mostra quanto Cadempino sia attento e attivo nell’ambito della sostenibilità. Il secondo è che 51,6% è ben lontano dai punteggi dei Comuni più virtuosi. La classifica svizzera è capitanata dalla città di Berna con un punteggio di 87,2%, mentre in Ticino, Lumino primeggia con un invidiabile 81.1%, seguita da Mendrisio con poco meno.

Al di là dei dati e del loro significato, una comparazione con questi Comuni ticinesi indica chiaramente che a Cadempino abbiamo margine per migliorare.


La situazione

Oltre alle devastanti conseguenze nei Paesi a noi lontani, la crisi climatica ha ormai dimostrato i suoi effetti anche alle nostre latitudini. Ad esempio, il ghiacciaio in Val Torta (Valle Bedretto) è stato la prima vittima, scomparendo nel 2012. Dal 1985 al 2009, la superficie dei ghiacciai ticinesi si è ridotta del 70%.


La temperatura dell’aria nel nostro Cantone è in constante aumento e le conseguenze sono innumerevoli. Negli ultimi anni, abbiamo già potuto assaggiarne alcune: estati più asciutte, piogge più forti, più giornate di canicola, inverni più miti e poveri di neve, periodo dei pollini più lungo e apparizione di insetti tropicali, come la zanzara tigre. Le uova di questa zanzara particolarmente aggressiva soccombevano alla rigide temperature invernali. Oggi invece, grazie ad inverni meno freddi, sopravvivono e proliferano.

La comunità scientifica dice che ormai non ci resta che abituarci. Indietro non si torna. Il riscaldamento climatico è irreparabilmente innescato.


Il futuro

Sebbene nessuno di noi è in grado di arrestare il cambiamento climatico con tutte le sue conseguenze negative, ognuno ha la possibilità di influenzarne il decorso. Il Centro Nazionale per i Servizi sul Clima prevede che tra meno di 30 anni avremo estati con fino a 4,5°C in media più, 25% di precipitazioni in meno e 17 giorni molto caldi in più (oggi in media uno all’anno). Il Ticino sarà tra i Cantoni più colpiti. Scopri le previsioni per il luganese nel 2060 cliccando qui.


Tutto ciò potrebbe essere attutito fino a diminuirne gli effetti della metà se agissimo radicalmente e immediatamente. È proprio per questo motivo che ogni gesto, per quanto piccolo possa essere, conta. Ognuno di noi può contribuire quotidianamente alla lotta per rallentare il riscaldamento climatico, oppure può scegliere di aggravarlo.


La differenza la facciamo, ad esempio, scegliendo di abbandonare i veicoli a combustione. Ogni volta che accendiamo l’auto, contribuiamo all’inquinamento atmosferico e quindi all’innalzamento delle temperature. Possiamo decidere di utilizzare veicoli ad impatto zero come bici o auto elettriche.

I trasporti sono la seconda causa maggiore d’inquinamento in Svizzera. La prima, invece, nonché la minaccia più urgente per l’umanità secondo l’ONU, è il consumo di carne. In media, in Ticino mangiamo 1kg di carne a testa a settimana. Se tutti i 7,8 miliardi di persone nel mondo mangiassero 1kg di carne a testa a settimana, avremmo bisogno delle risorse di due pianeti e mezzo per poterla produrre. Riducendo, anche di poco, il consumo di carne, ognuno di noi evita di contribuire maggiormente all’innalzamento delle temperature.


Un altro modo molto efficace per garantirci un futuro accettabile è chiedere alle candidate e ai candidati a cui affidiamo il voto cosa hanno intenzione di fare per la sostenibilità a Cadempino. Più se ne parla, più sarà facile per il Municipio ed il Consiglio Comunale agire nella direzione giusta.



Fonti: Associazione Città dell’Energia, Centro Nazionale per i Servizi Climatici (NCCS), Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Ufficio Federale dell’Ambiente (UFAM).

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